Gli auguri di Padre Lorenzo

Carissime/i,
pace e Buon Natale con benedizioni per il nuovo anno giubilare.
Quest’anno il Signore mi fa’ il dono di viverlo insieme alla mia gente del Karamoja. Sempre accogliente, sempre contenta di vederci in mezzo a loro!
In verità è un Karamoja un po’ diverso da quello che ero abituato a vedere.
A lande deserte e aride, si è sostituita una zona dove piove parecchio di più e quindi si può coltivare con frutto.
Questa zona del Karamoja è più lontana dal deserto e costeggia le paludi del lago Kyoga. In passato questa zona, specie nei mesi di stagione asciutta, era dominio dei guerrieri karimojong (tutti armati di fucili mitragliatori) per il loro bestiame.
Quindi l’insicurezza era al massimo e la gente comune se ne stava alla larga!
Anni fa il governo è intervenuto a disarmare i guerrieri. Questo ha permesso di aprire molte terre a chi voleva coltivare. Pian piano si è formata la nuova zona di Apeitolim (eretta in parrocchia nel novembre 2023), dove sono confluiti non solo i karimojong desiderosi di coltivare, ma anche gente delle tribù vicine come i Teso e i Labwor, che tradizionalmente coltivano la terra.

Una realtà nuova, dunque, con sfide pastorali diverse.
Certamente la sedentarietà della gente favorisce il lavoro pastorale: si formano famiglie cristiane, c’è molta più continuità e maggiore partecipazione della gente.
La diversità di provenienza non sembra creare problemi di convivenza comune, anche perché la lingua karimojong è parlata e capita anche dalle altre tribù!

Un Natale diverso dal mondo ricco: qui non c’è la corsa ai centri commerciali o al divertimento sfrenato. Ci si accontenta di più a gioire del frutto del lavoro sui campi. Ci si accontenta e si gode di quello che si ha. Soprattutto si VIVE INSIEME e si assicura il futuro generando VITE NUOVE!!! Quanti BAMBINI qui!!!!
Naturalmente i problemi non mancano. La povertà è evidente! Quelli che sono i diritti fondamentali della persona (istruzione, sanità, ecc.) sono ancora privilegio di pochi!
Il governo è latente e mancano o non funzionano le infrastrutture basilari. Basta un po’ di pioggia per bloccare la circolazione (… e non solo quella motorizzata!!!).

Il campo è aperto per lavorare al servizio di questi poveri: essi sono quelli ai quali per primi è annunciata la nascita di Gesù: loro sanno come accogliere questa nuova vita. Se qualcuna/o viene a darci una mano è il benvenuto!!!

Un augurio di cuore perché anche noi possiamo imparare dagli ultimi della Terra.

Un abbraccio, p. Lorenzo